La pittura olistica nei “trompe l’oeil

di Carmen Franco

 

 

Di Carmen Franco mi ha colpito la modestia, ma soprattutto la fiducia, la sicurezza di essere capita subito dopo il primo incontro. Ho subito recepito un messaggio forte che il suo tratto, la dignità forte del genio femminile e un profilo artistico di immediata evidenza, mi hanno suggerito. Ho immediatamente capito che ero di fronte ad una personalità di rilievo, illuminata dal dono dell’arte, ma ancor più da una luce altra.

 

E prima ancora che dai suoi dipinti, sono stato attratto dai suoi murales, espressione che lei predilige forse per la volontà di riuscire a fondere la natura esteriore con quella interiore. Arabeschi floreali che mi hanno riempito il cuore di gioia perché sono impressi, sfidando il tempo, sui muri delle case, nelle case, all’interno della intimità familiare. La sua rimane una mano creatrice che è pronta a conferire il piacere di vivere, di vedere, di essere nella dimensione reale del bello: un arredo che fa bene all’anima. Il cielo e la terra in una stanza!

 

“Quando tu sei qui con me, questa stanza non ha più pareti, ma alberi, alberi infiniti”, è un motivo che riaffiora dolcemente dall’anima alle labbra nell’osservare e ammirare gli alberi e  i fiori che svettano nei murale della Franco e che danno all’ambiente domestico un grande squarcio naturale, uno spazio per riflettere, evadere, ritrovarsi.

 

Quanto sarebbe bello poter conferire ad un paese quella scenografia che sembra appartenere al coro degli angeli. La nostra è terra dove l’argilla ha sempre avuto un ruolo determinante e quell’arte figulina molto spesso si traduce in arte nobile, della decorazione. L’argilla è la materia che più si avvicina alla natura dell’uomo.

 

Carmen Franco è una creatura olistica, prendendo in prestito un termine che appartiene allo strutturalismo, dove tutto dovrebbe avere un ordine e le parole dovrebbero essere coordinate da una legge interiore, fuori dal tempo e in sintonia con la ricerca della verità.

 

L’olismo è teoria biologica che attribuisce all’organismo maggior valore di compiutezza e di perfezione rispetto alla somma delle parti. Niente dissoluzione delle parti (citolismo) e forte opposizione al meccanicismo. Per Carmen tutto è aggregato con proprietà qualitativamente nuove che sembrano non interpretare la realtà e le sue manifestazioni come definite, ma non è nemmeno artificiosamente astratta.
Carmen Franco ha escogitato uno stile pittorico capace di tradurre le cose nella loro totalità, anche quando sembrano appena abbozzate o quando sono fortemente definite, a dimostrazione del fatto che la sintesi è sempre il prodotto di una idea ben . Ama la natura in maniera intensa, al punto da imprimerla nella sua anima e di trasmetterla poi alle sue mani per traslocarla su una parete, quella di una stanza, di un locale, di un edificio dove poter coniugare il respiro affannoso delle faccende quotidiane con quello della eterna creazione del bello della natura; natura che ella riesce a presentarci nelle varie stagioni, quasi a determinare la diversità della persona umana che, ahinoi, notiamo anche senza foglie e in pieno clima invernale, sia dentro che fuori. Per la Franco l’uomo rimane la espressione più bella della natura, ma deve poter essere in grado di coniugare la bellezza alla sapienza per evitare di rimanere senza foglie e senza frutti convinzione, la sicurezza della fede che da incredibilità alle mura dell’universo.

 

Ama la natura in maniera intensa, al punto da imprimerla nella sua anima e di trasmetterla poi alle sue mani per traslocarla su una parete, quella di una stanza, di un locale, di un edificio dove poter coniugare il respiro affannoso delle faccende quotidiane con quello della eterna creazione del bello della natura; natura che ella riesce a presentarci nelle varie stagioni, quasi a determinare la diversità della persona umana che, ahinoi, notiamo anche senza foglie e in pieno clima invernale, sia dentro che fuori. Per la Franco l’uomo rimane la espressione più bella della natura, ma deve poter essere in grado di coniugare la bellezza alla sapienza per evitare di rimanere senza foglie e senza frutti.

 

Non è facile inoltrarsi su questo terreno critico; rimane il fatto che il carattere olistico dello stile di Carmen Franco è custodito nella speranza che le sue aspirazioni diventino le nostre andando a realizzare quel bello che la vita, la natura, continua a donarci da sempre.